Approvati i risultati dell'esercizio 2012
Significativo miglioramento dei risultati in Stati Uniti d'America, Russia e Messico. Contrazione della redditività in Europa Centrale e forte rallentamento dell'attività edilizia in Italia
Effetto prezzi favorevole, rallentamento dell'inflazione da costi energetici, miglioramento continuo nella struttura dei costi industriali ed amministrativi
Margine operativo lordo in aumento del 4,8% a 455 millioni; risultato operativo ed utile netto penalizzati da svalutazioni delle attività fisse e dalla rettifica alle imposte differite attive
Dividendo proposto: 0,05 euro per azione ordinaria e 0,104 euro per azione di risparmio
| 2012 | 2011 | % 12/11 | |||||||||
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Fatturato | €m | 2.813,4 | 2.787,4 | +0.9 | ||||||||
Margine Operativo Lordo | €m | 455,1 | 434,3 | +4,8 | ||||||||
Utile netto | €m | 2,0 | 54,8 | - | ||||||||
Utile netto escluse quote terzi | €m | (28,5) | 27,1 | - | ||||||||
Dic 12 | Dic 11 | Var. | ||||||||||
Indebitamento netto | €m | 1.124,9 | 1.143,1 | (18,1) |
Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame dei bilanci civilistico e consolidato dell’esercizio 2012.
Nel 2012 i flussi del commercio internazionale hanno ristagnato e la dinamica dell’economia globale è rimasta debole. I rischi per l’economia mondiale si sono attenuati dopo l’accordo raggiunto negli Stati Uniti per evitare “l’abisso fiscale”, grazie all’allentamento delle tensioni finanziarie nell’area dell’euro ed al miglioramento delle prospettive di crescita nei paesi emergenti, ma rimangono comunque latenti. In Europa, da un lato le condizioni dei mercati finanziari hanno continuato a migliorare con l’aiuto delle operazioni monetarie definite dalla BCE e varate nel corso dell’estate, dall’altro l’attività economica reale non ha cessato di perdere vigore, particolarmente nell’ultimo trimestre, con gli effetti del consolidamento dei bilanci pubblici che si sono trasmessi anche alle situazioni ritenute più solide. In Italia è proseguita la fase recessiva, con la domanda interna in ulteriore contrazione, in conseguenza della perdurante debolezza dei consumi delle famiglie e degli investimenti fissi lordi. L’attività economica nelle principali economie emergerti ha subito un rallentamento, riflettendo l’impatto negativo della congiuntura internazionale, solo in alcuni casi compensato dalla tenuta della domanda interna. Negli Stati Uniti d’America la ripresa è proseguita, alimentata da una politica monetaria espansiva, con condizioni del mercato del lavoro in graduale e lento miglioramento. La pressione inflazionistica nelle economie avanzate, particolarmente quella riferita ai fattori energetici, si è mantenuta a livelli moderati, risentendo della debolezza della fase ciclica. Gli investimenti in costruzioni, fonte della domanda di cemento e calcestruzzo nelle aree in cui opera il gruppo, hanno mostrato una certa ripresa in Stati Uniti d’America, spinta dal settore residenziale e quello estrazione “shale gas”, prodotto un nuovo record dei consumi di cemento in Russia e confermato una favorevole intonazione in Messico; per contro l’andamento è stato penalizzato dall’ulteriore pesante contrazione dei consumi in Italia, dal rallentamento dell’attività edilizia in Europa Centrale e da una pausa della domanda più accentuata del previsto in Ucraina e soprattutto Polonia.
Nell’esercizio appena concluso, il gruppo ha venduto 27,3 milioni di tonnellate di cemento (-3,4% rispetto al 2011) e 13,6 milioni di metri cubi di calcestruzzo preconfezionato (-9,5%).
Nei vari mercati di presenza, l’esercizio 2012 è stato caratterizzato da condizioni operative assai differenziate tra di loro. In Italia, a seguito di una domanda interna in continua flessione, la produzione industriale ha continuato a diminuire, determinando ampi e crescenti margini di capacità produttiva inutilizzata nel settore cemento. Nei paesi dell’Europa Centrale, dopo un primo trimestre condizionato da un clima piuttosto rigido, l’economia, sebbene strutturalmente più solida, ha patito un certo contagio proveniente dal Sud Europa. In Europa Orientale abbiamo assistito ad un nuovo record nei consumi di cemento in Russia, mentre negli altri paesi della divisione, venuto meno l’effetto delle infrastrutture collegate ai Campionati Europei di calcio, il consumo di cemento è risultato abbastanza debole. Negli Stati Uniti, il rimbalzo della domanda, dopo alcuni anni di stagnazione, è stato favorito dal rafforzamento del comparto dell’edilizia residenziale e dalla ripresa dell’edilizia commerciale ed industriale. Positiva infine, soprattutto nel corso del primo semestre dell’anno, l’intonazione delle costruzioni in Messico, sostenuta dalla crescita economica del Paese e dalla spesa pubblica associata alle recenti elezioni federali e statali.
Il fatturato consolidato è aumentato di 0,9%, da 2.787,4 a 2.813,4 milioni; le variazioni di perimetro hanno avuto un effetto positivo di 8,3 milioni, così come l’effetto cambio per 68,3 milioni; a parità di condizioni il fatturato sarebbe diminuito del 1,8%.
Il margine operativo lordo è aumentato da 434,3 a 455,1 milioni, +4,8% rispetto all’anno precedente. Le variazioni del perimetro di consolidamento sono state positive per 0,2 milioni e l’effetto cambio positivo per 14,3 milioni. Il dato dell’esercizio in esame comprende proventi non ricorrenti per 7,8 milioni, riferiti ad una plusvalenza su terreni non strumentali realizzata negli Stati Uniti; anche nel 2011 si erano realizzati proventi non ricorrenti di simile entità (7,1 milioni riferiti alla plusvalenza su vendita di immobile non strumentale in Lussemburgo). Escludendo le componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo è passato da 427,2 a 447,3 (+4,7%), con un’incidenza sul fatturato del 15.9% (15,3% nel 2011). In Europa Orientale, il miglioramento della redditività caratteristica è attribuibile allo sviluppo del fatturato in Ucraina e soprattutto in Russia, che ha controbilanciato completamente la debolezza dei margini in Repubblica Ceca ed ancora di più in Polonia, dove la combinazione volumi-prezzi-costi si è notevolmente modificata rispetto al picco della domanda nel 2011. In Europa Centrale la redditività ricorrente si è indebolita principalmente a causa dei minori volumi, senza variazioni nei prezzi di vendita, e del venir meno dei ricavi riferiti alla vendita di quote di emissione CO2. Sensibile il progresso degli Stati Uniti d’America dove all’effetto favorevole sia dei volumi sia dei prezzi si è aggiunta una situazione di costi operativi in leggera diminuzione, favoriti dal maggior sfruttamento della capacità produttiva. L’effetto volumi ha continuato ad essere molto sfavorevole in Italia, dove il raggiungimento di buoni risultati sia come miglioramento dei prezzi sia come contenimento dei costi fissi è stato vanificato da un crollo della produzione superiore al 20% e dall’impossibilità di valorizzare adeguatamente le quote di emissione CO2 in eccesso. Infine il Messico ha beneficiato di condizioni operative assai favorevoli per quanto riguarda volumi, prezzi di vendita e costo dei combustibili consumati, che hanno riportato la redditività caratteristica sopra il 36%.
Gli ammortamenti e le svalutazioni sono ammontati a 258,0 milioni, contro i 243,5 milioni dell’esercizio precedente. Il dato dell’esercizio in esame comprende perdite di valore sulle attività fisse pari a 35,5 milioni (erano 11,4 milioni nell’esercizio precedente). Il risultato operativo si è attestato a 197,0 milioni rispetto a 190,8 milioni nel 2011. Gli oneri finanziari netti sono aumentati a 126,1 milioni contro i 103,6 milioni del precedente esercizio, a causa di una temporanea crescita dell’indebitamento lordo e di un approccio ancor più rigoroso nella valutazione degli strumenti derivati. Le plusvalenze da realizzo di partecipazioni hanno offerto un contributo di 0,8 milioni, mentre sui risultati delle partecipazioni valutate a patrimonio netto, che presentano un utile di 6,1 milioni, ha influito positivamente il migliore andamento delle nostre collegate in Germania. Per effetto di quanto esposto, l’utile ante imposte si è attestato a 77,8 milioni contro 85,4 milioni del 2011. L’aliquota fiscale dell’esercizio, nominalmente pari al 97%, ha risentito della revisione e/o della mancata iscrizione di imposte differite attive su perdite fiscali maturate in alcune giurisdizioni, dovuta ad una modifica del giudizio sulla futura ricuperabilità. Pertanto, dopo imposte sul reddito per 75,9 milioni, il conto economico dell’esercizio 2012 si è chiuso con un utile di 2,0 milioni rispetto a 54,8 milioni nel 2011. Il risultato attribuibile agli azionisti della società è passato da un utile di 27,1 milioni nel 2011 ad una perdita di 28,5 milioni nell’esercizio in esame.
Il flusso di cassa dell’esercizio 2012, al lordo delle voci non ricorrenti positive e/o negative, è stato pari a 260,0 milioni rispetto a 298,3 milioni nel 2011. L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 dicembre 2012 si è attestato a 1.124,9 milioni, in riduzione di 18,1 milioni rispetto ai 1.143,1 milioni di fine 2011. Nell’esercizio appena trascorso, il gruppo ha distribuito dividendi per 46,5 milioni, di cui 10,3 milioni da parte della capogruppo Buzzi Unicem SpA, ed ha pagato investimenti industriali per complessivi 234,0 milioni, di cui 88,5 milioni per acquisto partecipazioni e 31,4 milioni relativi a progetti d’incremento della capacità produttiva o speciali.
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2012, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, si è attestato a 2.602,6 milioni contro 2.786,9 milioni di fine 2011; pertanto il rapporto indebitamento netto/patrimonio netto è aumentato a 0,43 contro 0,41 del precedente esercizio.
La società capogruppo Buzzi Unicem SpA ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 10,5 milioni di euro (perdita di 5,7 milioni nel 2011) ed un autofinanziamento di 42,6 milioni.
Italia
L’anno in corso si è confermato come il sesto anno consecutivo di crisi del mercato del cemento, con il decremento annuo percentuale più elevato dal dopoguerra ad oggi e con i consumi che si sono posizionati ad una dimensione di mercato inferiore di oltre il 40% rispetto ai valori massimi registrati nel 2006. Le nostre vendite di leganti idraulici e clinker, comprese le quantità destinate all’esportazione, hanno registrato una diminuzione del 19,9%. I prezzi di vendita si sono rafforzati grazie all’aumento di listino avvenuto ad inizio d’anno e hanno segnato una variazione positiva pari al 13,4% nel tentativo di bilanciare le diseconomie di scala associate alle frequenti fermate produttive. Nel settore del calcestruzzo preconfezionato l’andamento delle vendite ha registrato una riduzione pari al 24,7%, con prezzi in aumento del 4,6%.
Il fatturato delle attività italiane è passato da 568,1 a 478,9 milioni (-15,7%). Il margine operativo lordo si è portato in territorio negativo a -5,9 milioni, rispetto al dato 2011 (+10,3 milioni). Tuttavia occorre ricordare che nel 2011 la società aveva venduto quote di emissione CO2 stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione, realizzando altri ricavi operativi pari a 13,5 milioni.
Europa Centrale
In Germania le consegne di cemento hanno fatto segnare un calo del 8,2% rispetto all’anno scorso, con prezzi in lieve incremento (+1,6%). Dopo un inizio anno influenzato negativamente dalla situazione meteorologica particolarmente rigida ed una certa ripresa durante il secondo trimestre, la netta diminuzione delle esportazioni verso i paesi limitrofi ed il contesto economico progressivamente meno favorevole hanno condizionato il risultato dell’anno. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una produzione in leggera flessione (-1,5%), con prezzi marginalmente deboli. Il fatturato complessivo si è così ridotto da 636,6 a 604,0 milioni (-5,1%) ed il margine operativo lordo da 90,3 a 72,2 milioni. Nell’anno sono maturati altri ricavi operativi pari a 1,8 milioni derivanti dalla vendita di quote di emissione CO2 (2,6 milioni nel 2011). Tra i costi di esercizio, da segnalare l’incremento dell’energia elettrica (+5,7%) e la sostanziale stabilità dei combustibili.
In Lussemburgo le vendite di cemento e clinker, al lordo dei trasferimenti infragruppo e comprese le quantità destinate all’esportazione, sono risultate in diminuzione del 7,7%, con ricavi medi unitari simili al precedente esercizio (-1,6%). Il fatturato è stato pari a 104,1 milioni, in riduzione del 7,8% rispetto all’esercizio precedente (112,8 milioni). Il margine operativo lordo è passato da 33,4 milioni a 13,8 milioni. Peraltro, il dato dei 2011 comprendeva altri ricavi operativi conseguenti alla vendita di quote emissione CO2 per 5,7 milioni e proventi non ricorrenti pari a 7,1 milioni, costituiti da plusvalenza sulla cessione di un immobile non strumentale. Tra i costi di esercizio, da segnalare l’incremento dell’energia elettrica (+3,0%) e dei combustibili (+5,7%).
Nei Paesi Bassi le vendite di calcestruzzo preconfezionato si sono fermate a quota 0,79 milioni di metri cubi, in calo sensibile rispetto all’esercizio precedente (0,95 milioni di metri cubi), con prezzi anch’essi in diminuzione di oltre il 2%. I ricavi netti sono stati pari a 87,5 milioni (109,7 milioni nel 2011). Il margine operativo lordo è passato da 1,6 milioni positivo ad una perdita di 5,5 milioni.
Europa Orientale
In Polonia le quantità di cemento vendute dalla nostra unità produttiva sono diminuite del 17,4% rispetto al 2011 ed ancora più marcata è risultata la riduzione delle produzioni di calcestruzzo preconfezionato (-25,7%). Dopo un avvio d’anno estremamente positivo, conseguente al completamento dei lavori collegati al Campionato UEFA, nell’ultima parte del primo semestre, contestualmente all’evento sportivo, si è verificata una brusca inversione di tendenza. Il livello medio dei prezzi in valuta locale ha presentato uno sviluppo tendente al ribasso, sia per il cemento (-4,5%) che per il calcestruzzo preconfezionato (-2,3%). Tali dinamiche di mercato hanno condotto ad un fatturato in euro di 109,0 milioni, rispetto a 144,0 milioni nel 2011 (-24,3%). Il margine operativo lordo è passato da 36,9 a 21,8 milioni (-41,0%) con una redditività caratteristica in riduzione, dal 25,6% al 20,0%. La svalutazione dello zloty ha avuto influenza negativa sui ricavi e sul margine operativo lordo: a parità di cambi la variazione rispetto al 2011 sarebbe stata rispettivamente del -23,2% e -39,9%. Nel 2011 fra gli altri ricavi operativi erano comunque compresi 1,5 milioni provenienti dalla cessione di quote emissione CO2. Tra i costi di esercizio da segnalare l’andamento favorevole dei combustibili e l’incremento dell’energia elettrica (+5,2%).
In Repubblica Ceca il ridimensionamento della domanda in Polonia ha praticamente annullato la leva sinergica tra le due nazioni, che nell’esercizio precedente era costituita da esportazioni verso la Polonia stessa. Le vendite di cemento sono diminuite del 11,9% rispetto al medesimo periodo del 2011 ed i prezzi medi di vendita, espressi in valuta locale, sono rimasti praticamente stabili (-0,3%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato, che comprende anche attività operative in Slovacchia, ha presentato un andamento piuttosto debole, con volumi in riduzione (-5,7%) e prezzi in flessione del 2,3%. Il fatturato complessivo, che ha risentito anche di una leggera svalutazione della corona, è passato da 172,0 a 149,6 milioni (-13,0%), ed il margine operativo lordo si è fermato a 25,4 milioni rispetto ai 35,2 milioni del 2011 (-27,9%). La redditività caratteristica ha perso smalto, passando dal 20,5% al 17,0%. Il risultato del 2011 comprendeva, tuttavia, altri ricavi operativi per 0,5 milioni provenienti dalla cessione di quote emissione CO2. Tra i costi di esercizio, da segnalare la crescita dell’energia elettrica (+13,6%) e dei combustibili (+3,3%). La debolezza della corona ceca ha avuto un impatto sfavorevole sulla traduzione dei risultati in euro; al netto dell’effetto cambio, la variazione del fatturato e del margine operativo sarebbe stata rispettivamente -13,0% e -26,0%.
In Ucraina si è assistito ad un ridimensionamento delle quantità di cemento vendute (-6,1%), in uno scenario di prezzi medi in sostanziale miglioramento (+18,1% in valuta locale). Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha presentato un andamento complessivamente favorevole, con volumi e prezzi medi in valuta locale rispettivamente in aumento del 3,1% e del 20,8%. Il fatturato ed il margine operativo lordo sono passati rispettivamente da 112,5 a 134,3 milioni (+19,5%) e da 6,9 a 15,8 milioni. Il rafforzamento della valuta locale ha ulteriormente favorito lo sviluppo dei ricavi e del margine operativo lordo: a parità di cambi l’incremento rispetto al 2011 sarebbe stato pari a +11,3% e +109,6%. Da segnalare, tra i principali costi operativi, uno sfavorevole andamento dei costi energetici, con i combustibili in aumento del 5,5% e l’energia elettrica del 25,4%. Gli investimenti industriali effettuati sono stati pari a 9,0 milioni.
In Russia, nell’esercizio le vendite di cemento hanno mostrato una tendenza soddisfacente, +15,3% rispetto al 2011. La buona intonazione della domanda ha favorito una progressione altrettanto convincente dei prezzi medi di vendita, che in valuta locale sono risultati superiori del 13,1% rispetto alla media dell’esercizio precedente. I ricavi netti sono passati da 175,5 a 234,6 milioni (+33,7%). Al netto dell’effetto cambio, che ha presentato una rivalutazione del 2,3%, l’aumento sarebbe stato del 30,6%. Il margine operativo lordo si è portato a 96,1 milioni contro i 65,7 milioni del 2011, in aumento del 46,3%; espresso in valuta locale l’aumento sarebbe stato del 42,7%. Le attività russe hanno confermato una redditività caratteristica di eccellenza nell’ambito del gruppo (41,0%) ed in ulteriore miglioramento rispetto al passato esercizio (37,4%). Il funzionamento a regime della nuova linea produttiva a via secca ha permesso di contenere gli incrementi all’origine delle fonti energetiche (combustibili +9,2%, energia elettrica +7,3%).
Stati Uniti d’America
Le nostre vendite di leganti idraulici, dopo un robusto avvio nel primo trimestre, favorito dalle condizioni meteo, hanno mantenuto un ritmo di crescita importante, chiudendo l’anno con un incremento del 10,5%. Il rimbalzo della domanda, dopo alcuni anni di stagnazione, si è tradotto anche in un miglioramento dei prezzi di vendita (+2,9% in valuta locale). La produzione di calcestruzzo preconfezionato ha avuto un andamento meno dinamico per quanto riguarda i volumi (+2,7%) ma più favorevole con riferimento ai prezzi (+6,3%). Il fatturato complessivo è passato da 557,9 a 680,5 milioni di euro (+22,0%). L’apprezzamento del dollaro (+7,7% durante l’anno) ha comportato un impatto favorevole di 52,4 milioni di euro sui ricavi netti. Lo sviluppo del margine operativo lordo è stato decisamente soddisfacente, da 71,4 a 123,9 milioni (+73,7%) di cui 9,5 milioni si riferiscono all’effetto cambio positivo. Al netto delle voci non ricorrenti, rappresentate da una plusvalenza di 7,8 milioni sulla cessione di immobili, il margine operativo lordo ha mostrato un miglioramento di 44,8 milioni. La crescita dei volumi, il contesto favorevole dei prezzi di vendita, la sostanziale stabilità dei fattori energetici e soprattutto la minore incidenza dei costi fissi unitari conseguente al miglior utilizzo della capacità produttiva hanno promosso la redditività caratteristica, che è passata dal 12,8% al 18,2%.
Messico (consolidamento al 50%)
Le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma sono aumentate del 6,2%, con un miglioramento dei prezzi in valuta locale del 4,3%. La produzione di calcestruzzo preconfezionato ha segnato un più robusto incremento (+11,7%), con prezzi in aumento del 2,6%. Fatturato e margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato rispettivamente un incremento del 10,6% e del 15,4%. La forza relativa del peso messicano ha favorito la traduzione dei risultati in euro; il fatturato è passato da 237,9 a 269,2 milioni (+13,1%) ed il margine operativo lordo da 82,6 a 97,5 milioni (+18,0%). Il rapporto tra le due grandezze è stato quindi pari al 36,2% (era il 34,7% nel 2011), ottenuto grazie ad una chiara diminuzione del costo dei combustibili ed all’ulteriore miglioramento della leva operativa (elevato sfruttamento della capacità produttiva).
Evoluzione prevedibile della gestione
Nei primi due mesi dell’esercizio in corso, le quantità di cemento e calcestruzzo vendute dal gruppo sono diminuite di alcuni punti percentuali. Peraltro, un’analisi più dettagliata di tale andamento evidenzia situazioni assai differenziate nei diversi mercati in cui operiamo: crescita dei volumi in Russia, Repubblica Ceca e Stati Uniti d’America; diminuzione ad una cifra percentuale in Ucraina e Messico; caduta significativa in Italia, Lussemburgo, Polonia e Paesi Bassi. E’ opportuno ricordare che nei paesi dell’Europa Centrale ed Orientale le condizioni meteorologiche sono state difficili ed hanno rallentato gli investimenti in costruzioni. Tale effetto si manifesterà in maniera ancor più evidente al termine del primo trimestre, considerato che nel corrente mese di marzo in Europa ed in Ucraina il tempo ha continuato ad essere piuttosto freddo, non sono mancate le precipitazioni e la settimana di Pasqua ha ridotto il numero di giorni lavorativi disponibili. I segnali di tendenza della domanda saranno più facilmente interpretabili al termine del primo semestre, quando si sarà attenuato l’effetto della stagionalità.
In Italia il mercato è previsto debole ed in ulteriore peggioramento rispetto alle stime iniziali. Non solo le statistiche di settore ma anche il contesto economico e politico rendono questo scenario il più probabile. Per questo i risultati operativi, nonostante un possibile rafforzamento dei prezzi di vendita e l’attuazione di misure di razionalizzazione volte a migliorare l’efficienza degli stabilimenti produttivi, continueranno ad essere molto insoddisfacenti.
Per i Paesi dell’Europa Centrale, stimiamo volumi abbastanza stabili e prezzi medi non inferiori all’esercizio precedente, con esclusione dei Paesi Bassi dove l’industria delle costruzioni continua ad essere in difficoltà. A livello di redditività operativa ipotizziamo un livello simile a quello del bilancio appena chiuso.
In Europa Orientale, dovrebbe proseguire la crescita dei volumi in Russia e pertanto confidiamo che la redditività del Paese si possa confermare a livelli di eccellenza anche nel 2013. In Ucraina ci attendiamo un livello di attività analogo all’anno precedente, con una variazione dei prezzi medi favorevole e risultati operativi in leggero progresso. La Repubblica Ceca dovrebbe avere toccato nel 2012 il punto basso del ciclo, ma non è prevista una pronta risalita. In Polonia, la discesa rispetto al picco è stata più ripida del previsto; riteniamo che il mercato si possa stabilizzare intorno ai livelli del 2012 ma la redditività potrebbe essere penalizzata da un andamento dei prezzi debole, dovuto alla capacità produttiva eccedente nel Paese.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti d’America, alcuni importanti indicatori economici confermano la sostenibilità della ripresa in atto e le aspettative dell’associazione di settore (PCA) sono state riviste in senso favorevole. Esistono dunque i presupposti per un progresso dei volumi e dei prezzi, più evidente a partire dal secondo trimestre. Siamo pertanto fiduciosi che questa area geografica, così importante per il gruppo, continui a migliorare anche nel corrente esercizio.
In Messico, il settore delle costruzioni dovrebbe confermare il buon livello di attività realizzato nell’esercizio precedente, ma è possibile che il pieno potenziale di sviluppo si realizzi tra qualche mese, dopo che il nuovo esecutivo avrà effettivamente avviato il programma dei prossimi sei anni. Ci aspettiamo quindi un anno di transizione, con risultati sostanzialmente analoghi a quelli, peraltro molto soddisfacenti, del 2012.
Sulla base di queste considerazioni, che delineano buone opportunità di ripresa negli Stati Uniti, un andamento favorevole in Russia, perduranti difficoltà in Italia ed una sostanziale stabilità degli altri Paesi nel loro complesso, possiamo concludere affermando che il prossimo bilancio consolidato dovrebbe chiudere con risultati operativi in lieve miglioramento rispetto al 2012.
All’Assemblea degli Azionisti fissata in prima convocazione per il giorno 10 Maggio 2013 sarà proposto un dividendo, con parziale prelievo da riserve disponibili, di 0,05 euro per ogni azione ordinaria e di 0,104 euro per ogni azione di risparmio (di cui euro 0,03 quale totale assegnazione alle azioni di risparmio del dividendo preferenziale relativo all’esercizio 2011).
Il pagamento del dividendo, se approvato dall’Assemblea, avrà luogo a partire dal 23 Maggio 2013 (con data stacco 20 Maggio 2013).
L’Assemblea è stata altresì convocata per assumere le necessarie deliberazioni in merito alla relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell’art. 123 ter del D.Lgs. n. 58/1998.
Azioni proprie
Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha deciso di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti la proposta di autorizzazione (con correlativa revoca per la parte non utilizzata dell'analoga autorizzazione adottata l’11 maggio 2012) all’acquisto di ulteriori massime n. 4.000.000 di azioni ordinarie e/o di risparmio. L’autorizzazione è richiesta, altresì, per l’alienazione delle azioni proprie detenute dalla società.
La proposta di autorizzazione all’acquisto nonchè alla disposizione di azioni proprie è motivata dalla finalità di consentire alla società di intervenire nell’eventualità di oscillazioni delle quotazioni delle azioni della società al di fuori delle normali fluttuazioni del mercato azionario, nei limiti in cui ciò sia conforme alla normativa vigente o a prassi di mercato ammesse, nonché di dotare la società di uno strumento di investimento della liquidità. E’ altresì motivata dal fine di consentire alla società di procedere all’acquisto di azioni proprie anche al fine di disporne come corrispettivo in operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, o per l’eventuale distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, a favore di amministratori, dipendenti e collaboratori della società o di società del gruppo nonché per eventuali assegnazioni gratuite ai soci.
L’autorizzazione è richiesta per la durata di diciotto mesi a far data dall’approvazione dell’assemblea.
Il corrispettivo proposto per l’acquisto, comprensivo degli oneri accessori di acquisto, è compreso tra un minimo per azione di euro 0,60, pari al valore nominale, ed un massimo per azione di euro 8 relativamente alle azioni di risparmio e di euro 16 relativamente alle azioni ordinarie, ovvero al prezzo più elevato consentito dalle prassi di mercato approvate da Consob con delibera n. 16839 del 19 marzo 2009, qualora tali prassi venissero adottate dalla società.
Il controvalore massimo utilizzabile previsto per l’acquisto è pari a 64 milioni.
Gli acquisti di azioni proprie verranno effettuati sul mercato, secondo le modalità operative stabilite nel regolamento di Borsa Italiana. La società potrà anche avvalersi delle modalità previste dalle prassi di mercato approvate da Consob con delibera n. 16839 del 19 marzo 2009.
Le operazioni di disposizione delle azioni proprie potranno avvenire in qualsiasi momento, in tutto o in parte, in una o più volte, sia mediante alienazione delle stesse sia quale corrispettivo in operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, nonchè per l’eventuale distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, a favore di amministratori, dipendenti e collaboratori della società o di società controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile ovvero per eventuali assegnazioni gratuite ai soci.
A valere sulla precedente autorizzazione rilasciata dall’assemblea ordinaria del 11 maggio 2012, sino alla data odierna non sono state effettuate operazioni di acquisto o vendita di azioni proprie.
Alla data odierna la società detiene n. 500.000 azioni proprie ordinarie e n. 29.290 azioni proprie di risparmio, pari allo 0,26% dell’intero capitale sociale.
Corporate Governance
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari, che verrà messa a disposizione del pubblico contestualmente al progetto di bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato 2012.
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza di cui al Codice di Autodisciplina di Borsa (così come applicati dalla società secondo quanto indicato nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari), in capo ai consiglieri York Dyckerhoff, Ester Faia, Aldo Fumagalli Romario, Gianfelice Rocca e Maurizio Sella.
Modifiche statutarie
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea straordinaria degli azionisti la modifica dello statuto sociale al fine di:
- recepire le disposizioni introdotte dalla Legge 12 luglio 2011 n. 120, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate in mercati regolamentati;
- regolamentare la facoltà di tenere le assemblee in unica o in più convocazioni;
- precisare che, in caso di aumenti di capitale con esclusione del diritto di opzione nel limite del 10% del capitale, il parere di congruità sul prezzo di emissione delle nuove azioni possa essere rilasciato da un revisore legale o da una società di revisione legale, anche diversa dalla società di revisione della società.
Prestiti obbligazionari
A fine settembre 2012 è stata completata l’emissione del prestito obbligazionario “Buzzi Unicem S.p.A. €350.000.000 – 6,250% Notes due 2018” per un importo nominale di euro 350 milioni e durata 6 anni. Le obbligazioni, collocate esclusivamente presso investitori qualificati, hanno un taglio minimo di euro 100.000 e pagano una cedola annua fissa del 6,250%.
Nei 18 mesi successivi al 31 dicembre 2012 sono previsti i seguenti rimborsi in linea capitale:
- in data 29 maggio 2013, 80,0 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series B emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2002;
- in data 12 settembre 2013, 30,0 milioni di euro riferiti alle Senior Notes Series C emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2003;
Il prestito mezzanino emesso dalla controllata Dyckerhoff AG, pari a 200,0 milioni di euro in linea capitale, è stato interamente rimborsato nel mese dicembre 2012.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Contatti societari:
Segreteria Investor Relations
Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
Email: mfiore@buzziunicem.it